25/04 Modena: NO MORE STATE LAGERS

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NO MORE STATE LAGERS
APRIL 25th 2019, AGAINST RACISM AND FASCISTS

Whenever the State advances, freedom recedes.
The State advances and closes the ports, pushes migrants away and funds Libian lagers, renders (Italian or foreign) people who are exploited even more liable to being blackmailed, increases repression against the rebel and marginalised, increases police power, expands and spreads prisons and special detention areas in the territory. The State builds approval using a climate of resentment and fear, granting big profits to those who fund and manage the control system.

The CPRs (Permanence Centres for Repatriation), detention camps for migrants, are the most brutal expression of this advancement: thousands of people that are considered illegal are going to be interned in these State lagers to wait for deportation to their alleged countries of origin. Europe asked for CPRs, the PD (Democratic Party) government created them, and the Lega government is going to populate them: no government is innocent.

CPRs, along with deportations, remain the main deterrents for migrant people. They are the last links in a system that controls, exploits, and puts a price on the individuals who must face the constant threat of losing their documents and the policing of the reception system, and provide different types of unpaid labour, which is being promoted with false promises.

In Modena the ex CIE is becoming the CPR for the Emilia-Romagna region. This kind of facility is already famous for the harsh treatment meted out to its prisoners, who have stated it is “worse than prison” and revolted until they obtained its closure in 2013.

It is necessary to contrast this expression of State racism and remind the government that yet again we are going to oppose this type of structure. If our living conditions are poor and our freedom is always more limited, it is because there are people below us who suffer even worse abuse and lack of freedom.

We are opposed to CPRs because:

THEY ARE AN EXPRESSION OF THE AUTHORITATIVE TURN
taken by the last governments, aiming at hitting those who live in the margins, those who don’t adapt or who rise up. These are the true premises of a police state.

THEY EXPOSE EVERYONE TO BLACKMAIL
The threat of being expelled makes people accept even the worst conditions in order to keep a job, which is necessary to get the documents. This leads to worse working and living conditions for everyone.

THEY SPREAD XENOPHOBIA AND RACISM
If migrants are treated like enemies, there is no solidarity between people who are exploited, which is a great advantage for those who exploit us and a way for our current government to get approval.

And if fear and resentment spread, neofascism propagates.

In Modena it has safe homes, such as “Terra dei Padri” (Land of Fathers), where fascists in black shirts, just another face of State racism, are getting ready to take action as soon as owners and governers relinquish control. Demonstrating against the Police state also means fighting against its supporters.

On April 25 we’re demonstrating against all of this.

Solidarity for those who are imprisoned because they fought and rose up against this.

AGAINST STATE LAGERS!
AGAINST RACISM AND POLICE STATES!
AGAINST FASCISTS!
KEEP FIGHTING!

PIAZZA DELLA POMPOSA – MODENA – H. 15:00

BASTA LAGER DI STATO.

25 APRILE CONTRO IL RAZZISMO E CONTRO I FASCISTI

Se lo Stato avanza la libertà recede.

Lo Stato avanza chiudendo i porti, respingendo alla frontiera chi emigra e finanziando i lager libici, aumentando la ricattabilità degli sfruttati (stranieri o italiani che siano), inasprendo la repressione verso marginali e ribelli, rafforzando i poteri di polizia, allargando e diffondendo sul territorio galere e zone detentive d’eccezione. Lo Stato costruisce consenso intorno a un clima di rancore e paura, garantendo lauti profitti a chi finanzia e gestisce le strutture di controllo.

I CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), campi detentivi per emigranti, sono l’espressione più brutale di questo avanzamento: migliaia di persone considerate irregolari saranno internate nei lager di Stato in attesa della deportazione nei presunti luoghi d’origine. L’Europa li ha chiesti, il PD li ha creati e la Lega li riempirà: non c’è governo che si salvi.

Il CPR così come le deportazioni rimangono gli strumenti centrali di deterrenza per le persone emigranti. È l’ultimo anello di un sistema di controllo, sfruttamento e messa a valore degli individui che passa attraverso il costante ricatto dei documenti, le forme di disciplinamento del sistema d’accoglienza e le forme di lavoro gratuito, propagandato dietro false promesse.

A Modena l’ex CIE diverrà il CPR per l’Emilia-Romagna, una struttura già nota per la durezza dei trattamenti riservata agli internati, da questi ultimi definita “peggio della galera” e da essi stessi chiusa a suon di rivolte nel 2013.

È necessario contrastare questa ennesima espressione del razzismo di Stato e ricordare a chi governa che ancora una volta simili strutture troveranno opposizione. Se le nostre condizioni sono miserabili e le nostre libertà sempre più limitate è perché c’è chi, sotto di noi, subisce sfruttamento e privazione della libertà in modo ancora peggiore.

Ci opponiamo ai CPR perché:

SONO ESPRESSIONE DELLA SVOLTA AUTORITARIA

attuata dagli ultimi governi e tesa a colpire chi sta ai margini, chi non si adegua o chi si ribella, avvisaglie di un vero e proprio Stato di polizia.

RENDONO CHIUNQUE PIÙ RICATTABILE

La minaccia dell’espulsione porta ad accettare anche le peggiori condizioni pur di mantenere il lavoro necessario per il rilascio dei documenti, producendo un generale peggioramento delle condizioni lavorative e di vita di tutti.

DIFFONDONO XENOFOBIA E RAZZISMO

Se chi emigra è trattato da nemico, la solidarietà fra sfruttati va in pezzi a tutto vantaggio di chi ci sfrutta e su ciò l’attuale governo continuerà a guadagnare consensi.

E se paura e rancore dilagano il neofascismo prolifera.

A Modena esso gode di luoghi sicuri, come “Terra dei Padri”, dove i fascisti in camicia nera, l’altra faccia del razzismo di Stato, si preparano a venir fuori appena padroni e governanti lasceranno le briglie. Scendere in strada contro lo Stato di polizia significa scendere in strada anche contro i suoi fiancheggiatori.

Scendiamo in strada il 25 aprile contro tutto ciò.

Solidali con chi è prigioniero perché ha lottato e si è ribellato contro tutto ciò.

OPPORSI AI LAGER DI STATO!

OPPORSI AL RAZZISMO E ALLO STATO DI POLIZIA!

OPPORSI AI FASCISTI!

CONTINUARE A LOTTARE!

PIAZZA DELLA POMPOSA – MODENA – H. 15:00