Who we are/Chi siamo

Who we are – Chi siamo (english and italian below)
Urdu:

Italiano:
Siamo individui che non tollerano l’esistenza dei confini e tutti i dispositivi di controllo ad essi collegati. Rivendichiamo libertà di movimento per tutte e tutti, qualsiasi siano le motivazioni che spingono a lasciare la propria casa, vicina o lontana.
Partendo dal presupposto  che le frontiere e il sistema politico ed economico a cui sono funzionali andrebbero distrutti, non ci limitiamo  a contestare le leggi fasciste in tema di immigrazione o la visibile concretizzazione del razzismo di Stato nella costruzione di nuovi e riapertura di vecchi lager di deportazione per migranti (CPR), ma eil sistema dell’accoglienza tutto.
Non crediamo esista un’accoglienza “buona” ed una “cattiva”, diffusa o concentrata, campi di reclusione per persone senza documenti gestiti in modo “umano” e “non umano” ma che frontiere, assistenza e carità vadano abbattute. Crediamo che nessuno debba essere gestito, controllato, educato, rinchiuso e trasferito da nessun altro, né all’interno di un appartamento affittato da una cooperativa né all’interno di un C.P.R.
Il sistema dell’accoglienza di secondo livello per i migranti considerati “utili” al sistema economico capitalista esiste perché esistono i campi di reclusione e deportazione per quelli considerati “inutili”.
In Friuli Venezia Giulia il primo tipo di accoglienza gode già di buona salute, mentre un campo di concentramento per migranti tornerà ad esistere a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), nel luogo del C.I.E. incendiato nel 2013 dagli stessi reclusi.
Ad Udine, nell’estate del 2015 l’ex-caserma “Cavarzerani” è stata riconvertita a C.A.S., Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti, gestito dalla Croce Rossa Italiana. Da allora ospita continuamente diverse centinaia di persone, tutte provenienti dalla sempre aperta “rotta balcanica”. Nella notte del 15 novembre scorso, circa 150 di loro hanno dato vita ad una rivolta spontanea in protesta contro il cibo avariato loro costantemente somministrato, solo uno dei trattamenti loro riservati dalla multinazionale della guerra che sulla loro pelle fa affari d’accordo con comuni, prefetture e questure.
Ora si parla di un trasferimento forzato della gestione alla cooperativa Matrix di Gragnano (NA), già a capo di diversi C.A.S. e S.P.R.A.R.. (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) tra Campania, Molise, Abruzzo e Puglia.
Questo spazio esiste per raccogliere le voci di chi è costretto a subire quotidiana umiliazione, segregazione e selezione basata sull’aderenza a criteri di obbedienza, sottomissione e disponibilità alla sfruttamento.

Nessuno deve essere lasciato solo nella quotidiana repressione a cui è sottoposto, nessuno deve rimanere isolato nella rivolta.

Solidali con chi migra.

English:

We are a group of people against the existence of borders and all means of control that are connected with them. We advocate freedom of movement for everyone, no matter the reasons that lead a person to leave their home, distant or near.
Our core belief is that all borders and the political and economic system they
support, should be destroyed.
Therefore we are not just opposed to fascist immigration laws and to the visible actualization of State racism, such as the construction of new and old deportation camps for migrants (CPRs), but to the reception system as a whole.We believe that no one should be managed, controlled, educated, imprisoned, and transferred by any other person, be it inside an apartment rented by a cooperative or inside a CPR.
Everyone has the right to self-determination and to decide how to manage their own life and opportunities.
The reception system is based on the division into first and second class migrants, which is made on completely arbitrary grounds that include the reasons a person has left their country, their country of origin, and their exploitability as workforce or as a tool for political propaganda.
A concentration camp for migrants is being built in Gradisca d’Isonzo, on the same ground where another imprisonment camp (CIE) was burnt down by its own inmates in 2013.
In Udine, in the summer of 2015, the ex military barracks Cavarzerani were converted into a CAS, a “centre for the extraordinary reception of migrants”, managed by the Italian Red Cross. Since then it has hosted hundreds of people, allfrom the ever open Balkan route.
Last November 15, during the night, around 150 of these migrants have rebelled against the spoiled food they are constantly being served. That is just one of the treatments they receive from the corporation of war, which makes profits on their lives by cutting deals with local administrations, prefectures, and police
headquarters.
Now there is rumour that the management will be forcibly passed to the Matrix cooperative based in Gragnano (NA), which already manages several CASs and SPRARs (Protection systems for asylum seekers and refugees) in the Italian regions Campania, Molise, Abruzzo, and Puglia.
This space exists to gather the voices of those who are forced to endure daily humiliation, segregation, and selection based on the criteria of obedience, submission, and exploitability

No one should be left alone in the repression they must endure daily, no one should be isolated in their struggle against it.

Solidarity for the migrants