CONTRO TUTTI I CPR
ALLE 14.30 PUNTUALI A GRADISCA, SULLA SR305, ALL’ALTEZZA DEL CENTRO COMMERCIALE “LA FORTEZZA”
V. E., di trentasette anni, georgiano, è morto nel Cpr di Gradisca d’Isonzo (GO), a un mese esatto dalla sua apertura.
Un gruppo di solidali si è trovato stasera sotto il Cpr ed è riuscito a comunicare con i reclusi. Le persone rinchiuse hanno negato che ci sia stata una rissa tra di loro, come invece riportano i giornali.
Questo è quello che in realtà succedeva ieri all’interno del CPR:
Negli ultimi giorni V.E. si era fatto male allo stomaco, con un ferro, in circostanze che non ci sono ancora chiare. Le voci dei suoi compagni reclusi ci dicono che ieri otto poliziotti in tenuta antisommossa l’avevano raggiunto nella sua cella e l’avevano accerchiato. Lui era caduto, sbattendo la testa. A quel punto, dei poliziotti gli avevano messo i piedi sul collo e sulla schiena e l’avevano portato via ammanettato.
Poi è morto. La sua morte non è stata comunicata ai compagni reclusi, che ne sono comunque venuti a conoscenza e che ora ripetono che V.E. ha subito violenze da parte delle forze dell’ordine.
Domani ci troviamo per mostrare la nostra solidarietà a chi è rinchiuso nel lager di Gradisca e sta subendo la violenza della repressione mista al dolore della morte di un compagno.
DI CPR SI E’MORTI, SI MUORE E SI CONTINUERA’ A MORIRE FINCHE’ NON VERRANNO TUTTI ABBATTUTI
LIBERE TUTTE! LIBERI TUTTI!